Immersio Staging | 4 contenuti che è possibile inserire nella realtà virtuale

4 contenuti che è possibile inserire nella realtà virtuale

Ecco un flash dei principali contenuti che normalmente utilizziamo nelle esperienze in realtà virtuale:

  1. Foto 360°Foto 360 gradi
    Uno dei contenuti più semplici da creare. Teoricamente è possibile fare una foto 360 attraverso le cosiddette fotosphere create con gli smartphone ma se non è attenti si rischia di vedere il confine tra una foto e l’altra oppure lo stesso soggetto può essere presente in più punti della fotografia.
    Le fotocamere 360° evitano questo problema fotografando in un solo momento tutta la sfera dei soggetti attorno all’obiettivo (se non si sta attenti anche chi sta facendo la foto).
  2. Video 360°
    Fotocamere per video 360Analogamente alle foto 360 nel caso del video non è però disponibile la alternativa con lo smartphone e per questo negli ultimi anni diversi hanno architettato alcune strategie per riuscire a girare video 360 senza disporre di uno strumento ad hoc. Tipicamente venivano disposte alcune fotocamere in modo da inquadrare tutti i soggetti attorno al centro dove viene posto il cavalletto.
    La stessa facebook ha proposto Surround 360: un sistema di acquisizione video ad alta qualità che riprende questa modalità di utilizzo delle fotocamere
  3. Oggetti provenienti dal CAD o altri programmi di modellazione solida
    pezzo-meccanico-disegnatoMolto spesso le aziende non sanno che i propri disegni (nuovi prodotti, macchinari) possono diventare una miniera per creare una esperienza VR. Possiamo importare tutti i formati più comuni (DXF, è il principale ma anche IGES, STEP, DWG…) e da questi creare una esperienza VR di una macchina in movimento, di un prodotto. A differenza dei filmati e delle foto in questo caso è possibile far interagire l’utente con gli oggetti e contribuire a creare quella che chiamiamo VR storytelling
  4. Scansioni 3D di oggetti
    Scansione 3D MelaA volte è necessario utilizzare un modello 3D all’interno dell’esperienza ma non è possibile utilizzare i modelli originali (perché non esistono o comunque non disponibili). In questo caso è possibile utilizzare alcuni scanner 3d che creano l’oggetto digitale tridimensionale che verrà poi usato all’interno dell’esperienza. Ad esempio se volessimo usare una automobile e non vogliamo modellarla per intero possiamo effettuarne una scansione 3d e poi utilizzare il modello così ottenuto per i nostri scopi.

Una volta che sono disponibili gli oggetti all’interno dell’esperienza possiamo iniziare a combinarli in modo da creare lo storyboard dell’esperienza che abbiamo definito insieme al cliente.
E tu quale contenuto vorresti inserire all’interno di una esperienza in realtà virtuale?
Se vuoi saperne di più contattaci attraverso questa pagina.

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