07 Set Guida alla realtà virtuale per non addetti ai lavori – Parte 1

Se non sai nulla di realtà virtuale e vuoi saperne di più questo è l’articolo più importante che leggerai oggi. Qui racconteremo in parole chiare quello che nei blog per addetti ai lavori è nascosto tra le righe.
La realtà virtuale fatta bene è una esperienza piacevole ed emozionante
Se ben sviluppata una esperienza di realtà virtuale non da alcun tipo di nausea o fastidio.
Diverse persone hanno un po’ di timore all’idea di indossare un visore e parzialmente questo è giustificato dal fenomeno della VR sickness: per azzerare questo fenomeno esistono alcune tecniche come ad esempio
- il teleporting (la possibilità di spostarsi istantaneamente da un posto all’altro)
- il room scale VR (che apre la possibilità di muoversi camminando)
E’ possibile digitalizzare i gesti
Negli ultimi anni sono usciti tantissimi prodotti che permettono di digitalizzare i gesti delle mani e diversi di questi sono integrati direttamente con i visori: i principali sono leap motion, Oculus touch e HTC wand. Questo significa che in realtà virtuale puoi prendere in mano oggetti, indicare con un dito un oggetto, fare un pugno, prendere un oggetto con 2 mani.
Nel giro di pochi minuti il nostro cervello si convince che quello che vede è reale
Durante una sessione con il visore il realismo è tale che il nostro cervello si convince di essere realmente davanti alla scena simulata. Se ad esempio qualcosa sta per colpirci d’istinto ci scansiamo, se soffriamo di vertigini e ci affacciamo sul vuoto avremo la stessa sensazione. Questo ha due implicazioni:
- E’ necessario predisporre l’area di simulazione in modo da essere sempre in piena sicurezza
- Quello che viene imparato ha lo stesso valore dell’esperienza reale
Caldo, freddo… non esistono limiti
Esistono già alcuni prototipi in grado di simulare l’avvicinarsi di una fonte di calore in realtà virtuale e presto diventerà normale poter vivere queste sensazioni durante la sessione di realtà virtuale.
La realtà virtuale è una tecnologia consolidata che costa il 10% di quello che costava 10 anni fa
La prima volta che ho usato una applicazione di realtà virtuale era il 1995, il casco che utilizzavo costava 25.000£ (ero in Inghilterra), pesava 10kg, la qualità delle immagini era quella dei disegni dei bambini ed era tutta tecnologia importata dagli USA.
Oggi un visore tra i più performanti costa meno di 800 euro (proprio nei giorni scorsi c’è stato un abbassamento di ulteriori 200$ per cui costano ancora meno), lo trovi su Amazon e arriva in poche ore nelle tue mani.
20 anni di tempo sono serviti per:
- creare visori leggeri ed economici
- creare motori grafici per generare esperienze di realtà virtuale con qualità cinematografica
- creare schede video che permettano di vedere tutto ciò in tempo reale e senza scatti
Nei prossimi giorni pubblicheremo la seconda parte di questa guida, torna a leggerci
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